“Rosa. La città mutevole” progetto decorativo per Villa Roberti
Si ispira al tema delle "Città Invisibili" di Calvino l’opera progettata per Villa Roberti a Brugine (PD).
Importante dimora storica del Cinquecento, la Villa è stata progettata dall’architetto Andrea Valle e vede al suo interno prestigiosi affreschi per mano di Paolo Veronese e Battista Zelotti.
Come nelle "Città" di Calvino, in quest'opera dal titolo "Rosa. La città mutevole", è un senso di spaesamento a fare da filo conduttore.
Rosa è una città sospesa nell'aria, incastonata in una dimensione silenziosa e atemporale. Una città bianca, sospesa tra le nuvole, dove le case, le chiese, i templi sono delle labili parvenze avvolte nell'aria densa di luce e di umidità.
In primo piano i segni di un'architettura antica sulla quale cespugli di rose fioriscono, e successivamente, attraverso un processo di metamorfosi, magicamente passano dalla dimensione incorporea dell'immaginazione a quello della realtà concreta e tangibile dei sensi, sensazione suggerita dal passaggio dalla bidimensionalità alla tridimensionalità.
Dal Salone degli Affreschi il progetto riprende l’armonia e l’equilibrio dei rapporti tra elementi figurativi diversi, come architettura, natura e paesaggio e naturalmente si ispira al tema della Metamorfosi che caratterizza il ciclo decorativo del Salone.
L'elaborazione in grafica digitale del pattern simula una possibile decorazione delle superfici esterne della Villa, ispirandosi al fatto che originariamente tutte le facciate esterne erano rivestite di affreschi che purtroppo ora non sono più visibili.