Ierofania

Il sacro si manifesta sempre come lampo di luce e di splendore.

Ierofania,

pattern design stampato su lino,

disegni ad inchiostro e foglia d'oro su carta,

2020

 

Ierofania è una parola che indica il senso della presenza o della manifestazione di qualcosa di "sacro" che l'uomo avverte a qualsiasi religione appartenga.

Ierofania è perciò un'opera che pensa la natura come espressione del sacro. 

La composizione racchiude in sé il sovrapporsi di elementi figurativi diversi, che trovano il loro fulcro in una visione diversificata della natura di cui somma frammenti colti attraverso molte fonti: stampe di botanica, immagini fotografiche, dipinti antichi, codici miniati, stampe giapponesi. L'opera fa convergere sulla superficie visioni distanti nel tempo che suggeriscono più piani di lettura, ed è costituita dal sovrapporsi di due livelli: una superficie di base costituita da un pattern design, e un livello su cui poggiano cinque gruppi di disegni originali realizzati ad inchiostro e foglia similoro su carta.

Il pattern floreale ha come tema principale alcuni rami di ciliegio con fiori e frutti, tema che trae spunto da antiche tavole di botanica e, dal punto di vista grafico, all'arte giapponese. La natura è perciò osservata attraverso i codici della botanica, ma accanto a questi si inseriscono elementi più spontanei: fiori e uccelli dal tratto fresco e libero. I fiori sono per certi aspetti palpabili, una parte di essi, i pistilli, fuoriescono dalla superficie conferendo loro tridimensionalità e suscitano meraviglia.

Il tema floreale, la vegetazione, gli uccelli sono pensati quali pretesti per osservare la natura da un punto di vista diverso: la natura in quest'opera vuole essere espressione dell'immanenza della divinità nel mondo, che si manifesta nella bellezza, nella varietà e nella molteplicità. Il tema emerge in particolare nei gruppi di disegni ritagliati ed appesi alla superficie. L'uso dell'oro che da sempre simboleggia il sacro, è qui ripreso con lo stesso significato ma applicato altresì alla natura, il riferimento è anche all'opera di Klimt oltre che in modo indiretto alle icone bizantine. 

I disegni ritagliati ed agganciati alla superficie decorata, sono eseguiti ad inchiostro, sono movibili, modificabili. I fiori, le gerbere, sono colte dal vero, sono rese con tratto immediato, spontaneo, sono l'opposto, dal punto di vista tecnico e compositivo, rispetto ai disegni, elaborati in digitale e stampati, sul quale sono posti. 

La ricerca estetica si concentra a sviluppare una dialettica  tra tecniche e linguaggi diversi e distanti, si vuole porre l'accento sulla differenza fra stabile e mutevole, fra fissità e cambiamento, fra memoria e attimo fugace. 

L'opera oltre ad essere osservata, include la possibilità di un imprimere dei cambiamenti con le nostre azioni, rendendoci in questo modo consapevoli di essere parte integrante del tutto.