Contrappunto floreale

I disegni dipinti e ritagliati 

Dettaglio dell'opera. 

Gerbera, opera movibile, disegno dal vero, con inchiostro a pennello. 

Il mondo vegetale, nella mia ricerca è spesso osservato nelle sue dinamiche metamorfiche, nei suoi lenti cambiamenti. 

Ma è anche pretesto per sollecitare un dialogo introspettivo, un discorso interiore, dove i dipinti, i pattern, sono le risultanze di un cambiamento, lo specchio del vissuto nella relazione con la pianta che sto osservando. 

L'opera è leggibile su due livelli sovrapposti, che corrispondono a due situazioni, o stati d'animo diversi, se non addirittura opposti rispetto alla concezione del tempo e all'esperienza esistenziale.  

Sulla superficie di base, il tema vegetale del tarassaco, vede il bellissimo fiore giallo espandersi in un soffione per poi disfarsi nell'aria. 

Lo schema ripetitivo del pattern racconta dell'eterna e inesorabile ciclicità del tempo naturale.

Sulla sua superficie si innestano dei dipinti floreali, pensati come degli affioramenti della memoria e della coscienza. 

Una gerbera vista in otto momenti, è dipinta dal vero, traccia una sorta di diario visivo, una narrazione della sua esistenza. E' il contrapposto simbolico della superficie dalla quale nasce: sono singoli momenti, "scatti visivi", sprazzi di vita, che fanno da contrappunto visivo allo schema fisso tradotto nelle fasi del tarassaco sul quale si innesta. Sono fiori movibili, sollecitano un'interazione, un cambiamento.

Sulla superficie lo sguardo può muoversi e incontrare, nonostante la ripetitività dei temi, situazioni sempre diverse, mutevoli, con la luce, ma anche con i gesti di cambiamento che l'opera sottende.