I miei "Astratti" sono opere sperimentali datate 2016: dipinti su tela e ricamo.
Rappresentano, concettualmente, un'idea astratta di cielo, di "atmosfera" densa di elementi eterogenei, con cerchi realizzati ora a matita ora a pennello con acrilico e china. Su questi ho cucito con ricamo a macchina, elementi alfanumerici e forme geometriche, un rimando ai simboli della comunicazione verbale.
Sono opere spontanee, che si fondano principalmente nella spontaneità del segno, ripetuto quasi in automatismo, come un gioco liberatorio. In esse sperimento la possibilità di un rapporto armonico, in senso espressivo, con l'ausilio della macchina, nella consapevolezza che tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana sono permeati da un rigore compulsivo, da un forte e inibente eccesso di precisione in ogni cosa che ci circonda dovuto all'infallibilità dei processi meccanici e dell'informatica.
In pratica nella composizione, l'esigenza ossessiva della "perfezione senza errori" è stata affidata alla macchina da cucire computerizzata, questo per consentirmi di concentrarmi nella spontaneità dei segni, nella manualità semplice, nell'espressività dei tratti.
In queste opere cerco di esaltare gli opposti: calcolo e occasionalità, perfezione e spontaneità, astratto e simbolico, macchina e uomo.